Dove eravamo rimasti?
Ah sì — io completamente zuppo, che mi davo del pirla 😅
Naturalmente la vacanza è proseguita e, una volta tornati al solito tran tran quotidiano, l’idea dell’app è rimasta sepolta per mesi, nascosta da qualche parte tra i meandri della mia mente.
Eppure, ogni volta che facevamo un’uscita in camper, si ripresentava puntuale la stessa situazione: momenti in cui, se solo avessimo potuto chiedere informazioni a qualcuno sul posto, ci saremmo risparmiati giri a vuoto, stress inutili e qualche discussione da parcheggio.
Noi siamo quel tipo di viaggiatori che usano poco i campeggi, soprattutto nei weekend, e non fanno mai libera se non proprio costretti.
Il nostro equilibrio perfetto sono le aree sosta: pratiche, funzionali e (quasi sempre) tranquille.
Chi viaggia in camper sa bene però che la maggior parte delle aree sosta non accetta prenotazioni e spesso non è nemmeno contattabile, perché magari è comunale o semplicemente un parcheggio automatico senza gestione diretta.
E per chi pratica la sosta libera, la situazione è ancora più complicata: non esiste alcun modo per sapere in anticipo se troverà posto o dove potrà effettivamente fermarsi.
L’unica soluzione è arrivare sul posto e sperare nella fortuna — il che, dopo ore di viaggio, non sempre è l’opzione più rilassante.
Viaggiando, poi, ci siamo resi conto che non avremmo voluto una soluzione solo per trovare parcheggio o informazioni legate al mondo del camper, ma che — una volta arrivati a destinazione — spesso ci veniva voglia di sapere qualcosa di più sul luogo stesso.
Ci è capitato, ad esempio, di voler chiedere informazioni più da turisti, ciclisti o escursionisti: un sentiero consigliato, una pista ciclabile panoramica o magari un rifugio raggiungibile a piedi.
E lì mi si è accesa una lampadina 💡
Mi sono detto: “Aspetta… ma un camperista, per quanto disponibile, non potrà mica rispondere a domande su una ferrata o su un sentiero che probabilmente non ha mai fatto!”
Ecco, in quel momento ho capito che AskMapper doveva avere le categorie:
ognuno doveva poter chiedere e ricevere risposte da persone con lo stesso tipo di interesse o di viaggio — camperisti, turisti, escursionisti, trucker…
ognuno nel suo mondo, ma sulla stessa mappa.
Ora era tutto chiaro: una sola app, formata da piccole nicchie, in base ai veri interessi degli utenti.
Un luogo dove le domande trovano risposte da chi conosce davvero l’argomento, senza disturbare gli altri con notifiche su temi che non li riguardano.
Naturalmente, non è la prima volta che mi viene un’idea… e poi scopro che qualcuno ci era già arrivato prima di me! 😅
L’ultima, in ordine cronologico, è stata geniale (almeno secondo me): volevo inventare un sistema che impedisse a mia figlia di ripassare ad alta voce — altissima, a dire il vero — cose del tipo Il duello di Orlando e Agricane, spesso anche a tarda sera, distruggendo ogni tentativo di pace domestica.
Così ho pensato a una maschera insonorizzata, con un microfono interno che trasmettesse l’audio direttamente nelle cuffie: lei avrebbe potuto cantare o ripassare quanto voleva, e noi finalmente avremmo potuto guardare un film capendo anche cosa si stavano dicendo gli attori.
Geniale, vero?
Beh… googolata di rito, e voilà: qualcuno ci aveva già pensato.
Esiste già un sistema del genere.
Quindi sì, posso ufficialmente definirmi un inventore che arriva sempre troppo tardi 😅
Ma questa volta no.
Questa volta Google non mi aveva rovinato il sogno.
Stavolta ero arrivato in tempo.
Sì, stavolta ci provo. 💪



